venerdì 28 settembre 2012

Amo il mio popolo, vivo per il popolo


Come Gesù Cristo, Kim Jong Un o chi per lui ha deciso di caricarsi tutti i peccati del popolo nord coreano per purificare i suoi cittadini.
Lo spiego meglio prendendo l'articolo in cui i compagni di stato e potenza hanno posto il loro omaggio al Grande leader con questo dettagliato e obbiettivo resoconto che mette in luce le meraviglie nord coreane nascoste dalla campagna imperialista.
Basta evidenziare solo poche righe per rendersi conto dello spessore della relazione:
"Criminalità, individualismo, egoismo, pregiudizio razziale, edonismo, droga, prostituzione, gioco d’azzardo, bullismo e altri termini tristemente noti in Italia e in Europa, sono limitati a casi estremamente rari, se non proprio inesistenti."
E' vero sono quasi inesistenti perchè il caro e supremo leader con i suoi compagni volendo tutelare il popolo dal maligno e dalla tentazione hanno deciso di riservare questi vizi occidentali per se stessi, un segno di grande generosità e di servizio per il proprio paese, la pena per questo fardello? Lusso, sesso e droga per il progresso del socialismo, ma andiamo con ordine...
Droga, il fenomeno della droga è praticamente inesistente nella popolazione nord coreana, i cittadini sono così poveri da far fatica ad alimentarsi figuriamoci per se hanno i mezzi per bucarsi, ma la mancanza viene coperta dal  Leader che ha il monopolio esclusivo del traffico di narcotici come fonte aggiuntiva per ricavare moneta estera.
Fin dagli anni '70 il governo nord coreano ha incrementato il traffico di eroina attraverso l'estensione di coltivazione del papavero e la produzione di oppio nelle fattorie supervisionata dalle forze sicurezza nazionale. Il fatturato di droga esportata dal governo è stimato tra i 500 milioni e il miliardo di dollari all'anno. L'esportazione di eroina coinvolge tutti dai contrabbandieri di confine, alle ambasciate dagli anni '70 sono state implicate in incidenti per traffico di droga in 12 paesi tra cui Svezia, Germania, per le autorità giapponesi il 40% dell'eroina che raggiunge il mercato nipponico, proviene dalla Corea del Nord.
Prostituzione, assente dalle strade; i turisti stranieri ovvero gli unici soggetti con la moneta pesante non sono liberi di gironzolare per il paradiso nord coreano, figuriamoci se possono andare a prostitute pertanto non esiste alcun tipo di mercato per questo mestiere. Non esiste all'aperto naturalmente, perchè al contrario il caro leader con la sua Versailles al chiuso colma questa mancanza con una adeguata offerta di cui è il principale cliente assieme alla sua corte di privilegiati ops volevo dire di eroi. Senza fare la cronaca odierna in cui le università diventano l'occasione per le studentesse per intraprendere la carriera più antica del mondo e racimolare qualche soldino, le residenze del Grande Kim e dei suoi collaboratori sono pieni di manjokcho ovvero ragazze addescate già dall'adolescenza per sposare uomini l'elite nord coreana. Il Leader ha naturlamente la sua corte personale, lo stesso Kim Yong Il aveva il proprio harem di danzatrici che allietavano le serate spogliandosi a comando, oltre a importare prostitute dall'estero, soprattutto dalle Filippine e dalla Thailandia.
Individualismo, anche questo è raro tra la popolazione, il Caro Leader con la sua intelligenza è riuscito a far condividere la stessa povertà alla quasi totalità della base tanto renderla dipendente dagli aiuti della comunità internazionale, limitando l'individualismo a pochi soggetti: praticamente solo lui, tra le sue residenze e suoi tocchi di stile.
Pregiudizio razziale? Inesistente esiste solo il pregiudizio americano, per il quale in quanto meticci sono una popolazione di natura selvaggia e malefica che non potrà mai evolversi, a differenza della pura razza coreana. Ma ripeto questo non è razzismo  è solo lotta all'imperialismo americano, (o francese, giapponese, sud coreano, europeo, australiano...).
Non parliamo poi della criminalità che sarebbe assente, grazie al sistema di prevenzione e di rieducazione ma presentissima all'estero con contatti con le criminalità organizzate internazionali tra le quali la mafia russa, senza scomodare i rapimenti, gli assassini, gli attentati terroristici, tutto in nome del paradiso socialista.

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